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I primi umani che popolarono questo pianeta che oggi chiamiamo Terra si sentirono sicuramente attratti, come noi, dalla visione di fiumi, laghi, mari, pioggia, l'universo naturale di questa nostra Terra. Molto prima di sapere che era composta da due molecole di idrogeno ed una di acqua, l'acqua fu utilizzata come lo facciamo oggi per bere, preparare gli alimenti e pulire in maniera spontanea, come logica conseguenza di esseri i cui corpi possiedono un 75 percento di acqua nascendo ed un 60 percento nell'età adulta. Benché non ci fermiamo a pensare che questo imprescindibile componente del corpo umano e di tutti gli esseri viventi si trova in maggioranza all'interno delle cellule, questa macchina perfetta che ci accompagna sempre, il nostro corpo, ci mette in all'erta quando scarseggia: la sete.
Per questo motivo non è strano che tra i primi filosofi, un pensatore di grande livello, Talete di Mileto, il primo ad inaugurare la ricerca dei fenomeni fisici, attribuisse all'acqua il principio di tutte le cose e che più tardi Eraclito nei primi passi di quello che chiamiamo dialettica affermasse che "Entriamo e non entriamo negli stessi fiumi: siamo e "non siamo", utilizzando lo scorrere dell'acqua come simbolo del movimento. Più tardi in una linea di pensiero concordante Hegel comparerà l'acqua al linguaggio, ambedue in definitiva come medium.
L'acqua, come parte del paesaggio, come il paesaggio tutto, ha inoltre un componente emozionale che l'eleva a categoria artistica nelle opere d'arte. Questo è il valore dell'acqua, vicino all'armonia della cosa naturale che riconoscono gli artisti e del quale siamo partecipi come spettatori. Ma l'acqua, come altri elementi naturali, possiede un processo di rinnovamento nella Natura nel quale siamo intervenuti in molte occasioni, senza fermarci a considerare la possibilità del suo esaurimento. Ciò ha condotto a processi di desertificazione che costituiscono la reale emergenza di molti paesi dove l'acqua si trasforma in un liquido prezioso e difficilmente conseguibile e dove flora e fauna che sono tanto padroni come noi di quel mondo naturale, finiscono per sparire per sempre, senza speranza.
Su questo pericolo e le sue conseguenze tratta la dimostrazione EARTH AIR Use = O dove l'acqua assume il valore di vincolo, di unione tra i diversi elementi naturali che gli esseri umani per millenni hanno violentato senza notarci che si commercia in realtà di un'attività suicida per il proprio genere umano. Performance ed installazioni, opere stampate di arte digitale, fotografa, video, cinema e live set, tra l'altro tecniche che servono per esprimere il punto di vista di ogni partecipante davanti ad un fenomeno che inquieta e colpisce e che merita un'attenzione sostenuta da parte di tutti governi e nella cosa individuale, degli uomini, donne e bambini che popolano questo pianeta, affinché continui essendo il mondo azzurro quello che si scorge dal cosmo, un mondo più umano dove la cosa naturale raggiunga una vera possibilità di continuazione, migliore di come la riceviamo e che possa essere goduto anche per le generazioni future.
Se questa dimostrazione provoca riflessioni responsabili su questo importante aspetto della realtà odierna e se riesce a provocare o svegliare la coscienza di quello che ognuno può fare nell'ambito in cui si trova, se muove nella sensibilità e fa pensare, avrà una trascendenza oltre la cosa artistica in quella dimensione differente dove si coniugano il professionismo ed i sentimenti.
Sandra Gonzalez