BUBY DURINI. VIAGGIO CON JOSEPH BEUYS
Operazione DIFESA DELLA NATURA
1972 - 1985
18 aprile - 14 giugno 2009
Rocca Brivio, San Giuliano Milanese, Milano
Inaugurazione sabato 18 aprile 2009, ore 16.30
Conferenza stampa venerdì 17 aprile ore 11.00
Ex Cobianchi, Piazza Duomo 19, Milano
a cura di Andrea Tomasetig
La figura e l'opera di Joseph Beuys (1921-1986) giganteggiano nel panorama dell'arte del secondo Novecento, costituendo un punto di riferimento obbligato per la capacità di estendere il concetto di arte agli aspetti fondamentali della vita e all'impegno nella società del proprio tempo, a partire dalla difesa della natura.
Di particolare rilievo è il Beuys "italiano", attivo soprattutto in Abruzzo negli ultimi quindici anni della sua vita, in stretto rapporto con Lucrezia De Domizio Durini, divenuta poi la sua più autorevole studiosa, e con Buby Durini (1924-1994), il mecenate e il fotografo che lo ha accompagnato in Italia e nel mondo.
L'opera più importante realizzata in Italia è Operazione "Difesa della Natura", svoltasi in più capitoli e propagandata in molti paesi nell'arco degli anni 1972-1985. Le fotografie di Buby Durini sono l'unica testimonianza a cui fare riferimento per il lavoro beuysiano svolto negli ultimi 15 anni della sua vita, essendo notoriamente l'opera del Maestro tedesco collegata all' "azione" e alla "performance".
La mostra - curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig e realizzata da Società Rocca Brivio Sforza e Punto Parco - Polo Culturale Rocca Brivio, con il sostegno della Provincia di Milano - "il metrobosco", del Sistema bibliotecario Milano Est, di TASM e del Comune di San Giuliano Milanese - è imperniata sulla presentazione in anteprima a Rocca Brivio delle 38 fotografie originali del quinto volume della Collana "Fotografia del Novecento" dedicato a Buby Durini, Joseph Beuys e all'Operazione "Difesa della Natura". La mostra è introdotta da 21 fotografie di Buby Durini in formato manifesto che ritraggono Beuys nelle sue varie operazioni ecologiche, spirituali e umane. Seguono alcune fotografie d'epoca, dello stesso Buby Durini, firmate dall'artista e una sua grande opera grafica numerata e firmata, tutte in tema.
L'esposizione, per un totale di quasi 100 pezzi, si conclude con un opportuno rimando bibliografico ai numerosi volumi scritti da Lucrezia De Domizio sui vari aspetti dell'opera del Maestro tedesco (alcuni dei quali anche a disposizione del pubblico) e con uno spazio riservato alla proiezione di un importante video.
Oggi le 38 fotografie - selezionate direttamente da Lucrezia De Domizio dai negativi dell'Archivio Storico De Domizio Durini, stampate nel
Il prezioso volume, stampato in sole 14 copie, verrà presentato ufficialmente nel corso dell'iniziativa. I testi introduttivi, a cura di Lucrezia De Domizio, Giorgio Conti e dell'editore, raccontano ampiamente la vita e l'opera di Beuys e i rapporti stretti tra la sua arte, il mezzo utilizzato e le fotografie di Buby Durini.
Di grande significato è la piantumazione di 70 querce prevista a Rocca Brivio nella giornata simbolica del 13 maggio, che rimanda al 13 maggio
In concomitanza con l'inaugurazione della mostra, verrà aperto il nuovo spazio bibliotecario permanente all'interno di Rocca Brivio, inserito nel circuito Sistema bibliotecario Milano Est, con un fondo specializzato nella storia locale del territorio.
Perché Rocca Brivio
In sintonia con l'impegno della Società Rocca Brivio Sforza nella valorizzazione del territorio, questa mostra assume un significato particolare. Beuys, più di ogni altro artista, si è battuto in difesa della natura e per la rinascita dell'agricoltura, dando ai propri interventi una profonda valenza simbolica. Rocca Brivio, attraverso una serie di eventi collaterali, mira a stabilire un legame tra le tematiche proposte e l'ambiente circostante.
Così Rocca Brivio può rilanciare verso la Grande Milano l'insegnamento di Beuys, cogliendone la forza dirompente e facendone materia viva di discussione in vista dell'Expo 2015 dedicata proprio al tema "Nutrire il Pianeta. Energia per la vita". I contenuti della mostra sono di grande attualità e possono entrare nel dibattito culturale in corso in particolare a Milano. L'artista dal cappello di feltro può darci ancora tanti stimoli e suggestioni.
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