01 novembre, 2014

Caterina Davinio, Fatti deprecabili. Poesie e performance dal 1971 al 1996, Premio Tredici, Roma 2014


Caterina Davinio, Fatti deprecabili. Poesie e performance dal 1971 al 1996, Premio Tredici 2014



 https://sites.google.com/site/daviniofattideprecabili/

Prefazione di Dante Maffia
Postfazione di Ivano Mugnaini

Cos'è qui orgogliosamente deprecabile, infine? Le dissipazioni narrate, lo scandalo, le derive, la droga, gli amori saffici e traversi, la follia, lo scrivere in sé, vizio supremo? Questo libro è un percorso nelle culture giovanili che hanno attraversato tre decenni con i loro miti, esperienze, cadute e resurrezioni: gli anni Settanta psichedelici e visionari, il Movimento del '77, il punk e il post-punk, gli anni Ottanta, l'eroina, il male di vivere nelle metropoli, scorci e personaggi da quel mondo, fino ai cambiamenti e alle sperimentazioni degli anni Novanta.

"È capace di oscillare tra accenni classici attinti nei testi sacri e nelle opere dei grandi come Hölderlin, il citato Baudelaire, Borges, Artaud e Celan e poi scendere a patti con la Beat Generation, con Ferlinghetti, Corso, con i testi delle canzoni, con pagine della filosofia degli esistenzialisti. Con adesioni immediate, con ripulse, con accensioni vaste e immensi fuochi, con risonanze da musica jazz e pop." (Dante Maffia)

"Di sicuro interesse, oltre al valore letterario dei testi, c'è quello che potremmo definire un excursus sociologico, il valore quasi documentario che assumono le istantanee scattate dalla Davinio tramite i suoi versi delle trasformazioni del nostro paese e del modo in cui gli uomini e le donne si relazionano con il mondo, con i sogni e i bisogni, le regole e le trasgressioni, la realtà e qualcosa che va oltre." (Ivano Mugnaini)

FOTO: Caterina Davinio negli anni Settanta e Ottanta