05 luglio, 2012

La quarta glaciazione, di Giancarlo Micheli



È stata pubblicata la raccolta di versi La quarta glaciazione (Campanotto, 2012) di Giancarlo Micheli

Ai link seguenti troverete le letture di alcuni brani


Chi sia interessato al libro, può trovarlo a:

Sull'opera di Giancarlo Micheli hanno scritto:

de La grazia sufficiente (Campanotto, Udine 2012) – romanzo

Il valore della prosa del Micheli risiede esattamente nella capacità, dispiegata in ogni frase e in ogni periodo, di portare alla luce nuove realtà, dapprima linguistiche ma che si trasformano, poi, in nuove realtà prettamente percettive. Alla conclusione della lettura di un romanzo di Micheli traiamo una percezione dell'esistente estremamente più ricca di quanto ci era compagna prima.
Stefano Busellato (Erba d'Arno,
n.123, inverno 2011)

Se è vero che l'arte, come scrisse Vasilij Kandinskij in Dove va l'arte nuova (1911), è sempre figlia del suo tempo e madre dei nostri sentimenti, l'ultimo romanzo di Giancarlo Micheli, La grazia sufficiente, è vivo sembiante della sua e nostra sensibilità.
Roberta Raggioli (La Mosca di Milano, n.23, Dicembre 2010)

Romanzo tenace e appassionato, La grazia sufficiente coniuga erudizione e poesia, grazie al suo linguaggio distillato e ben forbito che cerca di supplire alle difficoltà della teologia indimostrabile con la ben più robusta forza espressiva di una liricità intensa e asciutta, fatta di immagini e di riverberi, di rattenuta commozione e di espansione descrittiva non priva di un sapore arcaicizzante e delibato.
Giuseppe Panella (Zeta - rivista internazionale di poesia e ricerche,
anno XXXII n.3 - Settembre 2010)


di Indie occidentali (Campanotto, Udine 2008) – romanzo (premio internazionale "Nuove lettere", Napoli XXII edizione)

Il grande merito del libro è poi quello di inserirsi nella più grande tradizione europea, quella ricerca linguistica forzatamente realistica che Auerbach riscontrò in Mimesis nei maggiori autori della nostra storia.
Matteo Chiavarone (il Recensore, luglio 2009)

Anche se predilige il racconto d'epoca, sorretto da una minuziosa ricostruzione di situazioni storiche e usi linguistici, Micheli non perde mai di vista l'umanità e, di conseguenza, l'attualità dei suoi protagonisti.
Alessandro Zaccuri (Avvenire, luglio 2009)

Soltanto al vaglio di un viaggio infernale, che li condurrà nei tormenti degli stockyards di Chicago e nei malsani opifici dell'industria tessile del New Jersey, i personaggi protagonisti coronano il loro percorso iniziatico, acquistano consapevolezza di sé e la capacità di agire assieme agli altri per affermare valori condivisi e di progresso umano. Questa è la chiave utopica del racconto che Micheli sviluppa con meticolosa cura artigianale, da scrittore per vocazione.
Manlio Cancogni (La Mosca di Milano, n.21 dicembre 2009)

Micheli è al secondo romanzo. Il primo era intitolato Elegia provinciale. Entrambi sono notevoli per le caratteristiche della scrittura, molto lavorata.
Romano Luperini (l'immaginazione, n.250 - novembre 2009)


di Nell'ombra della terra (Gabrieli, Roma 2008) – raccolta di poesie

La mescolanza pare essere la cifra ricorrente nella raccolta di Micheli, il quale ama unire concreto con astratto, storia con fantasia, metafora con la cronaca, la luce con le tenebre.
Giuliano Ladolfi (Atelier, n.52 - dicembre 2008)

La parola poietica di Micheli accentua il carattere di azione della póiesis già nella metafora bellica  in incipit di questo bel libro, che mantiene pressoché sempre un ritmo majakovskiano di battaglia - contro l'opacità del mondo comune, il degrado della poesia a letteratura esangue, il potere ottenebrato e ottenebrante.
Angelo Tonelli (dalla prefazione al volume)


di Elegia provinciale (Baroni, Viareggio 2007) – romanzo

La cosa, però, davvero innovativa è la tecnica utilizzata da Micheli per raccontare i fatti. Siamo di fronte a un fenomeno di anaglittica lessicale, a scelte di finissimo intaglio espressivo: l'autore, prima, descrive la scena, dando l'impressione al lettore che le vicende non sarebbero state plausibili se non inserite in quel preciso contesto, quindi, introduce la sua musica, aprendosi al vento travolgente della poesia e della creatività totale.
Daniele Luti (Alleo discovering contemporary cultures, Giugno 2008)

Grazie alla capacità del Micheli di offrire al lettore una trama non banale e non agiografica, si assiste alla creazione di un romanzo davvero interessante, da cui viene bandita ogni retorica e si mantiene intatta l'attenzione nel seguire la vicenda di ogni personaggio, ben inserita nel contesto principale.
Elisa Davoglio (Literary Nr.11/2008)

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